Dunque, dove eravamo rimasti?

In questo particolare momento “storico” se mi chiedessero se esiste una emittente televisiva di qualità, non esiterei un attiamo rispondere:

La 7

In questi anni ha tirato fuori una linea “editorale” senza eguali.

  • Informazione e Approfondimento (Omnibus)
  • Intrattenimento (Crozza Live)
  • Sport (Rugby e Vela)
  • Informazione e “Varietà” (Le Invasioni Barbariche*)

Ieri sera è andato in onda uno speciale di Omnibus, dedicato a Enzo Tortora e alla sua storia giudiziaria che non conoscevo, che fortunatamente ho potuto vedere stamattina prima di venire in ufficio.

Antonello Piroso (ihmo il miglior giornalista italiano pound per pound) racconta la storia con passione e rabbia è bravo anzi bravissimo, e la stessa passione e rabbia sale, mentre legge gli atti del processo e gli articoli dei “giornalisti” anche affermatissimi, che si scagliano contro Tortora senza alcun apparente motivo.

La speciale lo trovate qui: Dunque, dove eravamo rimasti?

* spero che daria bignardi non abbia a che ridire, però Varietà è volutamente tra virgolette

mignot TIM iamo

Premessa dovuta: Lungi da me a fare il moralista, però certe cose a volte non mi vanno proprio giù.

In questi giorni se fossi unA cliente TIM, diciamo nella fascia di età compresa tra i 14 e 35 anni sarei avvelenata come poche, perchè è chiaro che TIM considera le donne in quella fascia di età Mignotte (o giù di lì).

Sia in televisione che in Radio (ascolto Radio Deejay) passano degli spot inequivocabili, che per carità fanno arrivare il messaggio dell’offertona, però diciamo che mandare 500 messaggi per dire a 500 uomini di essere padri o di essere stati cornificati, non è proprio una bella immagine.

E fatto ancora più grave, che mi fa imbestialire ancora di più, mi tocca essere d’accordo con Mussolini, Carlucci e Di Centa

E’ vero che ci sono cose più importanti, e che il sesso libero fa parte della emancipazione della donna, e che piuttosto della TIM le parlamentari dovrebbero occuparsi della moralità del parlamento.. però..

Le Impronte in Controtendenza

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| P u s h i n’ | O n | by Ciril Breton

Non lo so a me la storia delle impronte digitali non convince in pieno, nè da una parte nè dall’altra.

Sarà che io la faccio sempre troppo facile, e soprattutto non sono nell’occhio del ciclone come i Rom, però se lo stato mi chiedesse le Impronte Digitali non avrei nulla a che ridire, anzi mi viene da sorridere se penso che gli Stati Uniti d’Amercia abbiano le mie impronte e non l’Italia. La privacy è la più grande scusa di tutti i tempi, dopo il mal di testa tanto caro alle donne.

Diamo i nostri cosiddetti “dati sensibili” a chiunque, banche, compagnie telefoniche, televisione, grandi magazzini, insomma compagnie private a scopo di lucro, che dovrebbero tenere questi dati “secretati” e invece casualmente ci arrivano lettere da finanziarie, telefonate da cal center di tutto il mondo e molto altro, e non possiamo farci “scansionare” la mano dal nostro stato? cioè quell’entità che sosteniamo ogni santo momento della giornata, anche semplicemente stato fermi e respirando?

E’ vero che gli USA dopo l’11/9 sono diventati parecchio paranoici, però  quando arrivi al JFK di New York  ti fai 10/15 minuti di fila, infili il dito o la mano (da gennaio ad oggi dovrebbe essere cambiata la normativa) in uno scanner, guardi la webcam, e ti becchi il timbro sul passaporto e vai a prendere il bagaglio. Loro sono contenti e “sicuri”, tu sai che entro i prossimi 3 mesi devi uscire o ti vengono a cercare. Non un sistema perfetto, ma funzionale che personalmente adotterei anche in Europa, mandando il trattato di Shengen in soffitta perchè si è rivelato troppo “utopistico” per una federazione di stati che spesso sono agli antipodi come civiltà ed usanze.

Le accuse di razzismo le capisco, è chiaro che se prendi le impronte nei campi rom e basta ne fai una questione etnica, però se cominci a prenderle a tutti la situazione cambia e di molto, anche se poi ti potresti ritrovare centinaia di Ajeje Brazzo abitanti in Piazza San Pietro.

E’ omicidio premeditato

se tu, brutto testa di cazzo:

guidi senza avere la patente

guidi senza rispettare il codice della strada

passi con il rosso in un incrocio molto trafficato

Uccidi due ragazzi

Scappi e nascondi l’auto

E’ omicido premeditato non ci sono cazzi, ti meriti minimo 2 ergastoli e in tutti i secondi che passerai in cella sarai costretto a pensare alle due vite che hai spezzato.

Sei uno stronzo.

Così so bono pure io

riprendo un sms mandato ad un caro “grosso” amico, mercoledì dopo aver appreso da Repubblica della divulgazione dei redditi da parte dell’agenzia delle entrate e aver letto che il reddito dichiarato da Beppe Grillo era di 4 milioni e passa.

il testo dell’sms era:

Con 4.2 milioni di Euro so bono pure io a fare beppe grillo e indire VDay

La risposta non so se la posso pubblicare, ma è niente di che tranquilli, e nella sostanza “ha ragione” il mio amico che sostieneche sono guadagnati onestamente quindi non vedo il problema.

Effettivamente se sono guadagnati onestamente non c’è alcun problema alla fine “affari” di Grillo come e quanto guadagna, però io che sono un antiGrillista abbastanza convinto, ci vedo nei suoi milioni di euro l’anno un neo grosso più o meno come Giuliano Ferrara.

Perchè? Perchè parlare ad una platea di precari, allo stesso livello ma con 12.000 euro al giorno in tasca lo rende, a mio modestissimo parere meno credibile, soprattuto quando poi si lamenta se Berlusconi consiglia alle giovani precarie di sposare un miliardario come il figlio, che IO la prendo per quella che è (cioè una battuta) Grillo invece ci riceva 4/5000 commenti (e relativi introiti).

Fatta questa piccolissima premessa, passiamo alla divulgazione su internet delle dichiarazioni dei redditi dei cittadini o meno che dichiarano redditi in Italia e parto con due twitter di mercoledì:

il primo è di sbarrax:

la malattia tutta italiana del gossip a tutti i costi va ben oltre il senso civico di render pubblico il reddito dichiarato

a cui ho risposto così:

@sbarrax io sinceramente non ci vedo senso civico del render pubblico il reddito. Il senso civico è pagare le tasse correttamente.

Se c’è da prendere una posizione su pubblicare o meno i redditi, nella patria del garantismo, io sono CONTRO la pubblicazione dei dati, e cerco di spiegarmi meglio.

Non ho visto di persona quello che riportavano quei dati, e devo essere sincero non ho una gran voglia di farlo, però circolano delle “storie” ancora poche chiare su quali e quanti sono i dati pubblicati.

Sono CONTRO la pubblicazione totale di quei dati, proprio perchè non si può scegliere quali dati far pubblicare, e in un paese in cui dobbiamo/possiamo:

  1. Per un semplice finanziamento di 150 euro mettere dalle 10 alle 15 firme per la legge sulla privacy,

  2. Far firmare il modulo sulla privacy alle persone che fotografiamo, e l’autorizzazione per una eventuale pubblicazione

  3. molte varie e molte eventuali

  4. Non sapere quale numero IO chiamo con il MIO cellulare perchè le ultime tre cifre sono oscurate

  5. Avere il numero di telefono privato ed escluso da qualsiasi tipo di pubblicazione (con madonne varie quando cerchi il numero sulle paginebianche)

Insomma in Italia, posso rendere privato tutto tranne quanto guadagno, quanto spendo in medicine, quanto pago di interessi di mutuo, quanti immobili di proprietà e infine quale abito, insomma tutto senza però poter essere contattato da qualcuno che non si ritrova il mio cellulare e vuole chiamarmi a casa, io trovo che sia questo il problema.

Se si potesse in sede di dichiarazione di oscusare tutto e/o scegliere quali dati far pubblicare, sarei decisamente più favorevole, e non credo nemmano alla storia del controllo “sociale”, che è sta cavolata?

Se per il vicino guadagno troppo e non gli sta bene che succede?

Per esempio, i dati del Catasto sono pubblici o meglio dovrebbero essere pubblici, perchè anche per la consultazione on line c’è da registrarsi, accettare delle clausole di privacy e responsabilità e poi fare l’eventuale ricerca, chiaramente il tutto rimane nel DB dell’agenzia del territornio che nel caso di uso improprio a posteriori, il proprietario dell’eventuale immobile può farti un culo come la sua casa, e lo stesso discorso vale per il controllo cartaceo dei documenti catastali, dove si firma uno scarico di responsabilità.

La cosa più ridicola della questione è la “giustifica” dell’Ex Vice Ministro Visco, che tutto sommato il suo lavoro lo sa fare e pure bene (checchè ne dica l’80% della popolazione):

E’ un fatto di trasparenza, di democrazia, non vedo problemi: c’è in tutto il mondo, basta vedere qualsiasi telefilm americano”

Che cazzata a parte, è preoccupante proprio sul tipo di rapporti che una persona che ricopre quel ruolo ha con il semplice cittadino, che vuol dire basta vedere qualsiasi telefilm americano? Cioè dopo aver scoperto che Babbo Natale non esiste, che Fox Mulder non si chiama realmente così, e che Jetro Gibs non è stato realmente in IRAQ, devo rivedere tutte le mie convinzioni?

Fatto sta, che comunque l’unica verità l’ho sentita da Ricucci, che proprio onesto non è o almeno non lo è stato negli anni scorsi:

“[…] non è vero nel 2005, non ho guagnato così “poco” perchè in realtà ho le società che fatturano e dichiarano separatamente da me […]”

Che poi è LA verità, per la storia che i “professionisti” e i “commercianti” dichiarano meno degli insegnanti, vabbè non tutti almeno una buona piccola parte.

Vabbè è andata così

considerazione sparse:

Ci aspettano 5 anni di chissà cosa, e sono preoccupato.

Io l’ICI e i bolli volevo pagarli, erano altre cose che avrei voluto non pagare.

Mi pare assurdo che la Lega arrivi quasi al 10% ma evidentemente fa più scena a prendersela con GLI ALTRI, autoctoni o meno che siano, e il lavoro nel piccolo comune conta molto di più delle 110 provincie.

Il PD l’ho votato perchè credevo avesse un buon programma, magari solo di facciata, ma la base era buona a cui andavano apportate delle modifiche necessarie per far partire il paese.

La sinistra l’arcobaleno rimane a casa in tutte le camere, e non è un bel segnale di democrazia, però le regole del gioco sono queste e quindi non vi potete lamentare.

Ci saranno, almeno sembra, le grandi opere come la TAV e Il Ponte sullo Stretto, il primo che si lamenta delle spreco dei soldi pubblici e della politica nei prossimi anni, può anche andare a fare in culo senza passare dal via.

Alitalia: Da domani arriva il nuovo investitore? Perchè Air France col cazzo che compra

Napoli: Immondizia via? Lo spero per i campani.

Astensionisti in crescita: C’è un 3% in più di italiani che si lamenteranno e si giustificheranno che non hanno votato perchè non fanno parte del teatrino, bravi, bravissimi, bis.

Exit Poll: Aggiornate lo Spyware e controllate i cellulari, perchè Berlusconi sapeva esattamente chi votava cosa, e di questo bisogna dargliene atto. Che poi magari è solo culo.

Eliminati: Mastella, Pecoraro Scanio, Bertinotti, Diliberto, grazie mille non è stato bello e assolutamente non sarà un piacere rivedervi. Ferrara, torna in TV a dire le sue. Purtroppo.Fulvia D’Angeli, torna a fare non so cosa, ma se la incon tro cambio strada che l’ho vista abbastanza carica. Santanchè e Storace, son soddisfazioni vederli meno duri e incazzati

C’è però una cosa positiva, il paese sarà governabile e non ci saranno alibi.